I tumori femminili, che colpiscono gli organi riproduttivi e il seno, in molti casi si possono prevenire o comunque diagnosticare in fasi molto precoci.
Il tumore del seno è il tumore più frequente nel sesso femminile. Nonostante il continuo aumento dell'incidenza, di tumore del seno oggi si muore meno che in passato, grazie anche ai continui progressi della medicina e agli screening per diagnosi precoce.
Sono stati identificati numerosi fattori di rischio come per esempio
- l'età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 40 anni)
- fattori genetico-costituzionali e stili di vita (modificabili)
Un'alimentazione ricca di grassi animali e povera di frutta e verdura, il vizio del fumo e una vita particolarmente sedentaria sono cattive abitudini che possono essere modificate senza eccessivi sacrifici.
Gli esami diagnostici più importanti sono:
- mammografia (screening)
- visita senologica
- ecografia mammaria
Il tumore del collo dell'utero (o tumore della cervice uterina) è stato per molto tempo associato a un'alta mortalità. Attualmente, nei paesi in via di sviluppo questo tumore rappresenta la seconda causa di morte per cancro. Nel mondo occidentale, invece, c'è una continua diminuzione di incidenza e di mortalità grazie soprattutto all'introduzione di uno strumento di diagnosi precoce, il Pap-test. Oggi ci sono molti casi all'anno ma meno dell'uno per mille ne muore. La diagnosi sempre più precoce consente infatti di utilizzare una terapia efficace e spesso risolutiva. Il cancro della cervice dell'utero è legato, nella maggior parte dei casi, all'infezione del virus del papilloma (HPV) che si contrae per via sessuale. Il Pap-test rimane lo strumento più efficace per la diagnosi precoce del tumore del collo dell'utero (prevenzione secondaria). Si dispone oggi di uno strumento di prevenzione primaria rappresentato dalla vaccinazione HPV.
Il tumore dell'endometrio si colloca al sesto posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati alle donne. Si tratta di un tumore che colpisce soprattutto le donne anziane, con un picco di incidenza dopo i 60 anni, e che presenta tassi d'incidenza in aumento nel mondo occidentale a causa dell'allungamento della vita media e di un'alimentazione troppo abbondante. L'età è sicuramente il principale fattore di rischio per questo tumore, piuttosto raro prima dei 50 anni. Altri importanti fattori di rischio sono il sovrappeso e l'obesità, l'ipertensione e il diabete. Per questo motivo è importante limitare il numero di calorie assunte giornalmente e prediligere una dieta povera di grassi e ricca di frutta e verdura.
L'esame di screening è la visita ginecologica ed ecografia transvaginale.
Il tumore ovarico è una malattia che colpisce le ovaie, ovvero gli organi responsabili nella donna della produzione degli ormoni sessuali e delle cellule riproduttive (ovociti) e riguarda circa una donna ogni 100. Questo tipo di tumore colpisce soprattutto dopo i 60 anni, mentre è piuttosto raro nelle donne giovani al di sotto dei 30 anni. Nonostante i continui progressi della medicina e della ricerca, la diagnosi precoce del tumore ovarico è ancora molto difficile e di conseguenza spesso non è possibile iniziare le terapie in modo tempestivo e riuscire a debellare definitivamente la malattia. I principali fattori di rischio per il tumore ovarico sono l'età avanzata, una vita fertile lunga e l'assenza di figli; mentre l'aver avuto molti figli, l'utilizzo della pillola anticoncezionale che "mette a riposo" le ovaie, e una alimentazione ricca di frutta e verdura rappresentano fattori di protezione. Infine, una piccola percentuale dei tumori ovarici, meno del 10%, ha una componente genetica: le donne che hanno più parenti strette (madre, sorelle) malate di cancro ovarico o di un altro tumore associato (per esempio al seno, endometri o o colon) sono più a rischio di sviluppare questo tumore e dovranno sottoporsi ai controlli (visita ginecologica ed ecografia) con maggiore frequenza.
L'esame di scelta è la visita ginecologica ed ecografia transvaginale a cadenza annuale.